La mattina del 7 agosto 1991
Il comandante Halim Milaqi era in porto a Durazzo, dalla Vlora si scaricava zucchero come consuetudine quando migliaia di persone presero letteralmente d’assalto la nave. L’ondata di gente era inarrestabile, c’erano uomini, donne, bambini e anziani che volevano solo fuggire dall’Albania. Milaqi fu costretto a salpare anche sotto la minaccia di armi. Il comandante sapeva che la nave aveva il motore centrale in avaria ma non riuscì a convincere quella folla di disperati. Poteva abbandonare loro e la nave al proprio destino ma non lo fece. Il giovane comandante, all’epoca 39enne, sentiva sulle spalle la responsabilità di quelle vite umane. Navigò per un giorno intero completamente esposto ai pericoli del mare, dal momento che il radar della Vlora era fuori uso data l’enorme mole di carico che trasportava. Brindisi rifiutò di farli sbarcare e anche la Capitaneria di Bari mostrò qualche titubanza ma Milaqi disse loro che a bordo c’erano donne e bambini senza acqua né cibo. Sbarcati i 20mila furono rinchiusi nello Stadio della Vittoria. Milaqi rimase in Puglia con la Vlora per 45 giorni, poi tornò in Albania. Lì continuò a svolgere il suo lavoro fino al 1994. Halim Milaqi è tornato a Bari in questi giorni perché si sta girando un documentario per la regia di Daniele Vicari sull’esodo del 1991.
FROM: http://www.lucaturi.it/
Un
documentario di Angelo Amoroso d’Aragona
Montaggio
di Domenico De Orsi
Daniele Vicari