COSA ACCADRA' DOMANI

Quando il Mare si fa grosso.

LUNEDI' 07. NOVEMBRE 2011

In questi giorni stiamo assistendo ad un teatrino assurdo, irrazionale, becero e senza senso. Siamo all'apoteosi dell'antiberlusconismo più perfido, siamo arrivati al punto di far credere alla gente, alla massa, che sia Berlusconi e non tutto l'insieme a distruggere la credibilità del nostro paese. E così anni di giochi perversi che, per citare Erasmo da Rotterdam, "fanno presa su quella grossa e potente bestia che è il popolo" si è riusciti a collimare tutte le cause di un sistema che non funziona, di un sistema che fa acqua fin dal suo varo (quello dell'Euro e dell'Europa) su poche persone: quelle più scomode - Silvio Berlusconi per l'Italia, Papandreu per la Grecia, Zapatero per la Spagna, Socrates per il Portogallo.
Mentre per i premier dei paesi esteri sopra citati la depodestazione è stata abbastanza semplice e quello che ha tenuto duro più di tutti è stato Papandreu, per Berlusconi non è stato così facile e non si sa ancora (sinceramente spero di no) se gli ultimi attacchi sferrati possano aver portato al risultato tanto agoniato dai suoi antagonisti, ma perché?
Perché lui ha sempre ragionato da imprenditore anche in veste di politico, ha guardato avanti e lo ha fatto anche questa volta con quella lettera d'intenti portata a Bruxelles giorni fa che, anche se di primo acchito può sembrare la letterina di un bambino a Babbo Natale, in realtà getta le basi per far si che d'ora in poi chi aspira a prendere il suo posto di Premier si ritrovi costretto a dar conto all'Europa di tutto quello che attualmente contesta e che sarà chiamato a dover mantenere. Insomma ha fatto in modo che chi ha cercato di buttarlo giù adesso sia costretto a sperare che tenga botta ancora un po', un bel po'.
Adesso questi signori rischiano di dover spiegare e mostrare al mondo come loro sanno fare meglio di lui o, quanto meno, uguale. Nessuno del panorama politico attuale però sembra esserne in grado e questo, se "il Re dovesse abdicare" comporterà inesorabilmente il rischio concreto che Bruxelles commissari l'Italia intera, altro che il Governo come vogliono far credere certi giornali inconsci di ciò che scrivono (o in malafede? chissà).
Insomma il "Silvio Nazionale" qualora ceda venderà molto cara la pelle e adesso i vari Bersani e Fini fingono di cantare una vittoria vicina, ma sono convinto che in cuor loro stiano sperando che si inventi qualcosa per restare "ancora un po' in piedi sulla tavola da surf".

Ma ciò che attualmente mi fa più ribrezzo è il comportamento di un non ancora meglio precisato numero di scaldasedie che ha restituito la tessera del PDL per passare all'UDC di Casini o peggio con il FLI di Fini. Questa gente non ha dignità ma ovviamente se ne frega, posso capire un Vendola, una Bindi, un Veltroni, un Rutelli, che sono nati così e non ci si può aspettare di vedere degli asini trasformarsi in cavalli da corsa, ma doversi render conto che dei cavalli su cui si è investito molto preferiscono abbandonare l'ippodromo e confondersi fra gli asini perché la corsa si fa impegnativa è una cosa che fa male.

Insomma il Mare si fa grosso, la tempesta rinforza e la nave comincia a imbarcare acqua; adesso tutti coloro che fino a ieri sono rimasti a bivaccare in coperta godendosi il sole invece di alzarsi ed andare ad aiutare il resto dell'equipaggio a sgottare la sentina rubano tutte le scialuppe ed abbandonano l'equipaggio e il Comandante.
Uso la metafora del Mare e della nave perché per la gente di Mare quello sopra descritto è il comportamento più riprovevole che un essere umano possa tenere.
Beh, io a questa gente auguro che una volta allontanatasi a bordo di piccole scialuppe si accorga che la nave regge mentre loro stanno per essere inghiottiti dal Mare e sono ormai troppo lontani perché possano essere accolte le loro richieste d'aiuto.
Domani vedremo cosa succederà dopo l'approvazione del bilancio: se Berlusconi si dimetterà o se resterà al suo posto. Non nascondo che una parte di me sente l'incontrollabile curiosità di vedere come se la caverebbero gli aspiranti disarcionatori, così tanto per farsi un paio di risate tanto messi male per messi male almeno affonderemo ridendo.