"Signorinella pallida, dolce dirimpettaia del quinto piano, non v'è una notte che io non sogni Napoli e son venti anni che ne sto' lontano. "Sulle note di questa canzone, che risale agli anni cinquanta/sessanta e che ricorda il fascino di quell'Italia che non c'è più, fatta di sacrifici, di emigranti meridionali in partenza verso il Nord, di famiglie operaie alla ricerca di benessere, di casa, lavoro, amore e sicurezza, desidererei fare una riflessione sul sentimento che anima l'esercito di arrivisti che sulla nostra vita speculano, tramano, brigano nell'intento di perseguire le loro spesso ignobili brame, in un periodo come questo, di avvenimenti politici farraginosi e portatori di illusioni. "Smoke it's in your eyes" cantavano i platters, "I piatti" in quello stesso periodo quasi a voler sottolineare nel paragone traslato, con quanta facilità questi signori della cosa pubblica si permettono di fare promesse di progresso sociale ed economico, che poi sistematicamente non riusciranno a mantenere, però abilmente dando un "fumo negli occhi" della gente disperata e ansiosa di aiuti di ogni genere. La fede però resta e con essa la certezza che se gli uomini tradiscono e deludono le attese, la vita avanza e cambia, perchè come ha cantato il grande Renatino Rascel ...       

"Il mondo cambia così quasi ogni giorno di più, e ogni cosa che scompare che nasce muor mi si porta via un pezzeto di cuor". E con il cuore si VINCE ! ! ! .

                                                                                                Francesco Mazzei