«Io sono la Regina
del cielo. Bisogna cercare con cura il modo in cui lodarmi. Siate certi
che qualsiasi lode a mio Figlio è una lode anche a me, e che quanti
l'onorano onorano anche me. Infatti ci siamo amati vicendevolmente con
tanto fervore che siamo stati un cuore solo; egli ha onorato in modo
particolare me che ero un semplice vaso di terra, e mi ha esaltata al di
sopra degli angeli. »
«Quanto a me, sono la Vergine nel cui seno il Figlio di Dio si è degnato
di scendere con la divinità e lo Spirito Santo, senza nessuna malvagia
dilettazione corporale. E colui che è il Figlio di Dio eterno è nato dal
mio ventre senza rottura, con la divinità e l'umanità, e lo Spirito
Santo, con una grande consolazione e senza fatica. Sono rimasta vicino
alla croce quando lui dominava l'inferno con grande pazienza, e apriva
il cielo con il sangue del suo cuore. In verità ero sulla montagna,
quando il Figlio di Dio in persona, che in realtà è Figlio mio, saliva
in cielo. Inoltre ho conosciuto con chiarezza tutta la fede cristiana
che egli ha insegnato evangelizzando tutti coloro che desiderano entrare
in cielo. Dunque rimango sulla terra con la mia assidua preghiera per il
mio carissimo Figlio, come l'arco sulle nuvole del cielo, che sembra
tendere verso terra e raggiungerla con le estremità. Per questo mi chino
verso gli abitanti dell'universo, toccandoli con le due estremità delle
mie orazioni, i buoni e i cattivi. Mi abbasso verso i buoni, perché
siano costanti e fermi in tutto ciò che la Santa Madre Chiesa comanda, e
verso i cattivi, affinché non avanzino nella cattiveria, peggiorando».