Voglio conoscere il pensiero di Dio
quando ha creato il mondo
Albert Einstein, fisico.
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I primi minuti dell'universo
In principio ci fu un'esplosione: non un'esplosione come quelle che si
possono vedere sulla Terra, che partono da un centro determinato e che si
estendono inglobando un volume crescente dell'aria circostante, ma
un'esplosione che si verificò contemporaneamente ovunque, riempiendo tutto
lo spazio fin dall'inizio, poiché ogni particella fuggiva da tutte le altre.
Qui, "tutto lo spazio" può significare sia tutto lo spazio di un universo
infinito, sia tutto lo spazio di un universo finito, incurvato su se stesso
come la superficie di una sfera. […]
Senza dubbio l'espansione dell'universo proseguirà per un certo periodo.
Quanto al suo destino ulteriore, il modello standard ci enuncia solo una
profezia equivoca: tutto dipende dal fatto che la densità cosmica sia
superiore o inferiore a una certa densità critica. […]
Se la densità dell'universo è inferiore alla densità critica, la sua
estensione è infinita e la sua espansione proseguirà in eterno. I nostri
discendenti - se pur ne resteranno in quell'epoca - vedranno le reazioni
nucleari fermarsi progressivamente in tutte le stelle, lasciando vari tipi
di ceneri: stelle nane nere, stelle a neutroni e forse buchi neri. […]
Se, al contrario, la densità cosmica è superiore alla densità critica,
l'universo è finito e la sua espansione potrà finire, seguita da una
contrazione accelerata. […] La contrazione è semplicemente il processo
inverso dell'espansione: dopo altri 50 miliardi di anni l'universo ritroverà
la sua dimensione attuale, e dopo altri 10 miliardi di anni si avvicinerà a
un singolare stato di densità infinita. […]
Comunque stiano le cose, tutti questi problemi cosmologici possono trovare
la loro soluzione; ma, qualsiasi processo si riveli poi corretto, nessuno di
essi è entusiasmante. È quasi impossibile per gli esseri umani non credere
che esiste una relazione particolare tra loro e l'universo, che la vita non
è soltanto l'esito grottesco di una serie di accidenti radicati nei primi
tre minuti di vita del cosmo, e che, in un certo modo, siamo stati concepiti
ab ovo. Scrivo queste righe su un aereo che sorvola lo stato del Wyoming a
un'altitudine di 10.000 metri, sulla rotta San Francisco-Boston. Laggiù la
Terra sembra tenera e confortevole: nuvolette fioccose qua e là, neve che
assume una sfumatura rosea alla luce del tramonto, strade che solcano il
paese da una città all'altra… Si fatica a credere che tutto ciò sia solo una
minuscola porzione di un universo schiacciante e ostile. Ancora più
difficile è credere che questo universo si sia evoluto a partire da
condizioni iniziali tanto poco familiari che ce le possiamo immaginare a
malapena, e che debba finire con l'estinguersi in un freddo interminabile o
in un calore infernale. Più l'universo ci sembra comprensibile, più ci
appare assurdo.
(The first three minute: a modern view of the origin of the universe, New
York: Basic Books)
Asimov, In
principio (1981)
Il primo atto divino di cui la Bibbia dia notizia è la creazione
dell'universo. Ma poiché Dio è eterno, deve esserci stato un periodo di
tempo infinitamente lungo prima di questo atto creativo. Che cosa faceva Dio
durante questo tempo infinitamente lungo?
"Creava l'inferno per quelli che fanno domande del genere", sembra
esclamasse Sant'Agostino quando gli fu posta questa domanda.
Ignorando (se osiamo) Sant'Agostino, possiamo azzardare qualche congettura.
Dio, per esempio, potrebbe avere occupato il suo tempo creando una
innumerevole gerarchia angelica. E potrebbe anche aver creato un numero
infinito di universi, uno dopo l'altro, ciascuno con finalità proprie; il
nostro sarebbe soltanto l'esemplare attuale della serie, a cui seguiranno
infiniti altri. Oppure Dio potrebbe non aver fatto altro, fino al momento
della creazione, che meditare sul suo infinito se stesso.
Tutte le possibili risposte alla domanda in questione sono tuttavia semplici
supposizioni; nessuna è sorretta da prove. E non solo mancano le prove
scientifiche: non ci sono neppure le risposte bibliche. Le risposte
appartengono interamente alla sfera della leggenda. Ma se passiamo nella
sfera scientifica e pensiamo a un universo eterno, dobbiamo chiederci che
aspetto avesse l'universo prima di assumere la forma attuale di circa 15
miliardi di anni fa. Anche qui bisogna ricorrere alle congetture. L'universo
potrebbe essere esistito durante l'eternità come qualità sparsa ed
estremamente rarefatta di materia e di energia, lentissimamente coagulatasi
in un piccolo oggetto ultradenso, l'"uovo cosmico", poi esploso formando
l'universo odierno: un universo destinato a espandersi in perpetuo, fino a
ridiventare una quantità sparsa ed estremamente rarefatta di materia e di
energia. Oppure c'è un alternarsi di espansione e contrazione, una serie
infinita di uova cosmiche, che esplodono formando ogni volta un nuovo
universo. Il nostro è solo l'esemplare attuale di una serie infinita.
La scienza, comunque, non è ancora riuscita a sapere quel che accadde prima
dell'esplosione dell'uovo cosmico, esplosione che ha dato vita al nostro
universo. La Bibbia e la scienza concordano nell'incapacità di dire qualcosa
di certo su ciò che accadde prima di questo inizio. La differenza è questa:
la Bibbia non sarà mai in grado di dircelo. È un testo definitivamente
concluso, e su questo punto non dice nulla. La scienza, invece, continua a
evolversi, e forse un giorno sarà in grado di rispondere a quesiti adesso
insolubili.
(In The Beginning , Crown/Stonesong Press)
MA COSA SUCCEDE NEL RESTO DELL'UNIVERSO
Cari Amici poichè il link con il tempo ha subito vari cambiamenti dovuti ai video che non esistono più ed altro ...Ho pensato di Abbreviarlo rinominarlo: CHIEDO VENIA |