01.09.15 - Il nuovo Bari ai raggi X, reparto
per reparto
Quando sei nato non puoi più nasconderti è
il titolo di un vecchio film di Marco Tullio
Giordana. Per amor di parafrasi allora ora
diciamo che quando sei forte non puoi più
nasconderti. Tradotto: al di là della parole
di circostanza di Paparesta, che ci va
giustamente con i piedi di piombo, questo è
un Bari che non può non ambire alla Serie A.
Detto questo, il compito di Nicola non sarà
facile: chi crede che per i galletti questo
campionato sarà una passeggiata di piacere
si sbaglia e non poco. La squadra di oggi
non solo è molto diversa da quella che ha
concluso la stagione passata: molto diversa
lo è anche rispetto a quella che si è
riunita per la prima volta in quel di
Roccaporena. E dunque, di quanto tempo avrà
bisogno il tecnico per trovare la giusta
amalgama? Vien da pensare alla famosa
battuta dell'ex presidente del Catania
Massimino, che a un giornalista in vena di
critiche rispose: "Manca l'amalgama? Ditemi
dove gioca e io lo compro". Fosse
ingrediente sul mercato, anche Paparesta lo
comprerebbe ben volentieri ma così non è e
allora tocca al mister fare quadrato.
IN PORTA Giubilato Donnarumma, giubilato
ogni possibile inutile dualismo. Il primo
portiere sarà Guarna, il secondo Micai, il
terzo il giovanissimo Gori, 19enne scuola
Milan. That's all.
IN DIFESA A voler essere pignoli è il
reparto che convince meno, specie sugli
esterni. Sabelli è rimasto: una buona
notizia, a patto che le voci di mercato
(tanto rumore per nulla, una curiosa
tradizione per il forte terzino) non
restituiscano al Bari un giocatore svagato.
In alternativa c'è Donkor, che però
preferisce giocare al centro (Salviato
presubilmente andrà via). Sulla sinistra due
vecchietti, Del Grosso e Gemiti, di 32 e 34
anni. Anche la coppia centrale non sarà di
primissimo pelo: Contini ne ha 35, Di
Cesare, pupillo del mister, che l'avrebbe
voluto già a gennaio, 32. Un passo più
indietro nelle gerarchie di Nicola, ecco
Tonucci, solo 12 presenze l'anno scorso tra
Modena e Brescia, e un altro ultretrentenne,
il rumeno Rada (33). In conclusione: età
media spaventosamente alta, ma il reparto
tutto sommato appare solido.
A CENTROCAMPO Sarà a tre? A Due? A rombo?
Ohibò. In attesa di capire le scelte del
mister alla luce dei nuovi rinforzi, la
prima buona notizia è che Defendi e Romizi
sono rimasti, a dispetto di rumors che li
davano da mesi in partenza. Il dualismo fra
Donati e Gentsoglu, leitmotiv estivo,
potrebbe essere meno decisivo di quanto è
sembrato, visto che non è che detto che
debba giocare almeno uno dei due. La
concorrenza, infatti, è tanta. Scalpita il
giovane Di Noia, dopo un buon precampionato.
Ha voglia di macinare altri chilometri
Valiani, 35enne dal motore inossidabile (32
presenze l'anno scorso a Latina, 36 l'anno
prima a Siena). Infine c'è Porcari, una
delle tante bollicine del Carpi champagne:
ecco, lui pare l'unico col posto fisso
sicuro. Tutti gli altri, sotto le stelle di
Bari a sgomitar.
IN ATTACCO Boateng, Camara, De Luca,
Maniero, Petropoulos, Puscas, Rosina,
Sansone (in rigoroso ordine alfabetico):
l'attacco è semplicente mostruoso, per
qualità, quantità e versatilità. La
questione è come completare ogni volta
questo sudoku diabolico. Le combinazioni
possibili sono pressocchè infinite: solo a
cercar di immaginarle tutte viene il mal di
testa. Che roba.