...Quattordici Miliardi di anni fa ...IL NULLA.
Noi interpretiamo IL NULLA come IL VUOTO ...Come l’assenza di qualcosa.
E ricerchiamo un termine di paragone rispetto al quale verificarne la vacuità.
IL NULLA PRIMORDIALE, invece, esiste in una condizione. . .
A-Temporale A-Spaziale. Che trascende ogni Nostra Logica. Ed allora Oggi...
Questo e' un
concetto complesso per la mente ma . . .
. . .semplice per
l’Anima che intuitivamente partecipa all’esperienza della creazione.
Nessuna materia, nessuna radiazione, nessuna onda o particella, fino all’istante
in cui un misterioso evento,
inspiegabile
quanto intenso, ha messo in moto il Cosmo.
Tempo, spazio e materia hanno
iniziato, improvvisamente, a esistere.
L'UNIVERSO QUESTO SCONOSCIUTO
L'Universo è
comunemente definito come il complesso di tutto lo spazio e di ciò che contiene
il che comprende tutta la materia e l'energia, i pianeti, le stelle, le galassie
e il contenuto dello spazio intergalattico.
L'osservazione scientifica dell'Universo, la cui parte osservabile ha un
diametro di circa 93 miliardi di anni luce suggerisce che l'Universo sia stato
governato dalle stesse leggi e costanti fisiche per la maggior parte della sua
storia e in tutta la sua estensione osservabile, e permette di fare delle
inferenze sulle sue fasi iniziali. La teoria del
Big Bang è il più accreditato
modello cosmologico che descrive la nascita dell'Universo; si calcola che il Big
Bang sia avvenuto circa 13,798 ± 0,037 miliardi di anni fa.
Nel nostro Universo
(tralasciando, se esistono, altri Universi: il cosiddetto
Multiverso) è stato calcolato che esistono circa 100
miliardi di galassie con una media di circa 100 miliardi di
stelle per galassia: un numero di stelle corrispondente
circa al numero di 10 elevato a potenza 22, ossia 10 con ben
22 zeri: un numero immenso ma non infinito, il quale,
secondo taluni scienziati, è quasi sicuramente superiore al
numero dei granelli di sabbia di tutte le spiagge della
Terra!
"La cosa più
incomprensibile dell'universo
è che esso è
comprensibile!"
Ed ora Andiamo a
fare un giro
viaggiando ad alta
velocità
...Saltando
le distanze a
multipli di 10
Iniziamo con 10
elevato a 0
equivalente a 1
metro, aumentando le
proporzioni in
multipli di 10
ovvero, 10 elevato a
1 (10 metri), 10
elevato a 2 (10x10 =
100 metri, 10
elevato a 3
(10x10x10 = 1.000
metri), 10 elevato a
4 (10x10x10x10 =
10.000 metri), in
seguito, fino al
limite della nostra
immaginazione, verso
il macrocosmo.
Dopo ritorneremo,
ancor più
velocemente, fino al
punto di partenza e
faremo un viaggio
inverso, ovvero,
diminuiremo le
distanze percorse in
proporzioni di
multipli del 10,
fino allinterno
della materia, del
microcosmo.
Osserva come le
leggi dell universo
sono costanti e
rifletti su come
l'essere umano deve
ancora imparare
molte cose...
Ci sono 400 milioni di
stelle solo nella Via Lattea, e forse 400 milioni di Galassie
nell'Universo, è ragionevole che la fuori, in un cosmo che ha 14 miliardi di
anni, esista o sia esistita un civiltà avanzata almeno quanto la nostra. E'
l'enormità dei numeri a pretendere che sia così. Ma allora perchè gli
extraterrestri non ci hanno lasciato tracce, messaggi, artefatti ? Se le
dimensioni e l'età dell'Universo sostengono con forza l'esistenza di popolazione
aliene, perchè non ne abbiamo testimonianza ?
Dal giorno del 1950 in cui, parlando con i
colleghi alla mensa di Los Alamos, un serenissimo Enrico Fermi domando:
" DOVE SONO TUTTI QUANTI ? "
Questo paradosso porta il suo nome.
Negli anni, schiere di scienziati di primo
piano, ma anche filosofi, storici e autori di fantascienza ed anche il
sottoscritto, si sono cimentati con il paradosso di Fermi, qualcuno sostiene che
gli alieni siano, non riconosciuti, già in mezzo a noi, altri affermano che
semplicemente le Civiltà Extraterresti non ci abbiano ancora comunicato la loro
presenza, e come si può immaginare non mancano gli scettici
Nel corso del XX secolo, pero, grandi passi avanti nel campo
dell'astronomia, della fisica e della tecnologia hanno svelato le impressionanti
dimensioni del
COSMO. Alcune scoperte hanno anche messo in luce quanto siano
limitate le conoscenze dell'uomo. Ad esempio negli ultimi decenni gli astronomi si sono
resi conto di non sapere cosa costituisce più del 90 per cento dell'universo.Per di più le scoperte che hanno portato a questa conclusione
hanno indotto gli scienziati a mettere in discussione la loro comprensione dei
principi stessi della fisica.Ovviamente questi interrogativi non sono una novità.Per esempio, verso la fine del XIX secolo studiosi di fisica
riscontrarono qualcosa di singolare riguardo la velocità della luce.Scoprirono cherelativamente a un osservatore
la luce viaggiava sempre alla stessa velocità a prescindere da quella
dell'osservatore stesso.Ma questo sembrava contrario al buon senso. Il problema fu
affrontato da
Albert Einstein,
che nel 1905 formulo la teoria della relatività ristretta,secondo la quale distanza, tempo e massa non
sono assoluti. Poi, nel 1907, dopo un'intuizione che definì"IL PENSIERO PIU' FELICE DELLA MIA VITA"Einstain iniziò ad elaborare la teoria della
relatività generale, che pubblicò nel 1916.In quest'opera rivoluzionaria mise in relazione
gravità, spazio e tempo, e raffinò la fisica newtoniana.
UNIVERSO IN
ASPANSIONE
In base
alle prove disponibili all'epoca, Einstein credeva che l'universo fosse statico,
cioè che non si espandesse nè si contrasse. Tuttavia nel 1929 l'astronomo Edwin Hubble presento prove indicanti che l'universo è in espansione. Inoltre Hubble
svelò un mistero di lunga data riguardante alcune macchie luminose visibili nel
cielo notturno e definite "NEBULOSE" perchè assomigliavano a nubi gassose. Dove
si trovavano queste nebulose ? All'interno della nostra galassia o all'esterno,
come aveva ipotizzato più di un secolo prima l'astronomo britannico Sir William
Herschel (1738-1822)? Quando per la prima volta stimò la distanza tra la
Terra e una di queste entità, la Nebulosa di Andromeda, nella costellazione
omonima. Hubble concluse che tale nebulosa era in realtà una galassia distante
un milione di anni LUCE.
Questo la collocava molto al di là della Via Lattea, il cui diametro è di
"appena" 100.000 anni luce. Man mano che calcolava la distanza di altre
nebulose, Hubble iniziò a svelare le smisurate dimensioni del cosmo e diede il
via a una rivoluzione nel campo dell'astronomia e della cosmologia. Fu poco
tempo dopo questa scoperta che Hubble notò che l'universo si espande, poichè
riscontrò che le galassie si stavano allontanando dalla Terra. Inoltre osservò
che quanto più le galassie erano lontane tanto più rapido era il loro
allontanamento. Da queste osservazioni si deduce che l'universo di ieri era più
piccolo di quello di oggi. Qunado nel 1929 pubblicò le sue rivoluzionarie
scoperte, Hubble spianò la strada all'elaborazione dell teoria del
Perchè
queste misurazioni sono cos' importanti ? Se gli astronomi fossero in
grado di calcolare la velocità a cui si espande l'universo, potrebbero stimarne
l'età. Inoltre, il ritmo di espansione potrebbe avere profonde implicazioni sul
nostro futuro. In che senso ? Per esempio si ipotizza che, se l'universo si stà
espando troppo lentamente, la forza di gravità avrà in fine la meglio e farà
collassare il tutto nel cosiddetto "BIG
CRUNCH",
o grande implosione. Se invece l'espansione stà avvenendo in maniera troppo
rapita. l'universo continuerà ad espandersi fino a dissolversi.
Sebbene grazie a rilevamenti più accurati sia stato possibile rispondere ad
alcune domande, ne sono sorte altre che gettano ombra sulla comprensione attuale
della materia e delle forze fondamentali della natura.
ENERGIA
OSCURA E MATERIA OSCURA
Nel 1998
i ricercatori, analizzando la luce proveniente da un particolare tipo di
supernova (una stella che esplode), hanno scoperto che l'espansione
dell'universo è in accelerazione. A dispetto dello scetticismo iniziale, le
prove sono diventate sempre più numerose. Naturalmente gli scienziati volevano
sapere quale forma di energia provocava questa espansione accelerata. Innanzi
tutto tale energia sembrava agire agire in opposizione alla gravità e inoltre
non era contemplata dalle teorie esistenti. Questa misteriose forma di energia è
stata appropriatamente chiamata
ENERGIA OSCURA, e potrebbe costituire quasi il
75 per cento dell'universo. Questo tipo di energia, però, non è l'unico
aspetto "oscuro" emerso recentemente. Ne venne riscontrato un altro negli anni
'80, quando gli astronomi esaminarono varie galassie che, come la nostra,
sembravano girare troppo in fretta per mantenere la loro aggregazione.
Evidentemente, quindi, devono la necessaria coesione gravitazionale a una
qualche forma di materia. Ma che tipo di materia ? Non sapendo rispondere, gli
scienziati l'hanno denominata materia oscura, poichè non assorbe, non emette e
non riflette quantità rilevanti di radiazioni. Quanta
MATERIA OSCURA c'è nell'universo ? In base ai calcoli potrebbe rappresentare il 22
per cento o più della massa totale. E' da notare che, secondo le stime
attuali, la
MATERIA ORDINARIA rappresenta circa il 4 per cento della massa
dell'universo. Le due grandi incognite, l'energia oscura e la materia oscura,
sembrano costituire il resto. Pertanto circa il 96 per cento dell'universo
rimane un assoluto mistero.
RIASSUMENDO
nell'Universo esisterebbe:
74% ENERGIA OSCURA
22% MATERIA OSCURA
4% MATERIA ORDINARIA
UNA RICERCA
INFINITA
La
scienza è in cerca di risposte. Troppo spesso, però, le risposte a certi
quesiti sollevano altri quesiti. Ci vorrà molto Tempo prima che l'Uomo carpisca
tutti i segreti dell'Universo.Comunque non dobbiamo temere previsioni
catastrofiche in relazione all'universo.
Dopo tutto la
scienza ha solamente scalfito la superficie della realtà, mentre il Creatore
conosce ogni cosa
Una nebulosa (dal
latino: nuvola: pl. Nebulae) è una nuvola interstellare di polvere, idrogeno e
plasma.
Originariamente il termine nebulosa veniva
impiegato per indicare un qualsiasi oggetto astronomico di grandi dimensioni,
incluso le galassie
(per esempio la Nebulosa di Andromeda
faceva riferimento alla Galassia di Andromeda prima che le galassie venissero
scoperte da Edwin Hubble).
Le nebulose spesso hanno delle regioni
adatte alla formazione delle stelle, come nella Nebulosa Aquila.
Una di queste regioni si può notare nella
famosa immagine della NASA, I Pilastri della Creazione.
In queste regioni, la formazione di gas,
polvere e altra materia che si aggregano per formare una massa maggiore,
attraggono ulteriore materia fino a
raggiungere le dimensioni necessarie per diventare una stella.
Si pensa che la materia residua possa
intervenire a formare i pianeti e altri corpi del sistema planetario.
Soundtrack: Vibrazione onde elettromagnetiche di Giove
Buona visione!!!!
Grazie a essa, lo scontro
secolare tra le leggi del grande (la relatività generale) e le leggi del piccolo
(la meccanica dei quanti) viene superato a vantaggio
di una superiore unità, basata sull'affermazione che tutti gli eventi
dell'universo nascono da un'unica entità: microscopici cicli di
energia nascosti nel cuore della materia. Per questa capacità di
unificare tutte le forze della natura, la teoria delle stringhe è stata definita
"la teoria di ogni cosa".